Revisionismo continuo: il concorso Valditara mette le foibe al centro di una strategia vittimista falsa e inaccettabile

“Continua su più fronti la strategica riscrittura della storia da parte della destra – dichiara Alberto Deambrogio, segretario regionale per il Piemonte e la VdA di Rifondazione Comunista -. Dopo le presentazioni del libro su Ramelli, di recente avvenuta a Casale Monferrato, totalmente decontestualizzata dagli anni e dalle condizioni in cui l’episodio avvenne, ora registriamo, a livello ministeriale, un concorso finanziato pubblicamente per gli studenti in occasione del Giorno del Ricordo”. “L’iniziativa, tanto per essere chiari sin da subito sulla sua natura ‘scientifica’, è gestita dalle associazioni degli esuli legate all’estrema destra, tra cui troviamo anche elementi ex attivisti di Forza Nuova. Il concorso si propone di ‘promuovere l’educazione europea e la cittadinanza attiva, nel nuovo contesto di pace e rispetto dell’Europa Adriatica’. Quest’anno al centro c’è la storia della città di Pola, ma la cosa inaccettabile è il quadro storico che viene fornito agli studenti per impostare il loro lavoro. Si tratta di una vera e propria ricostruzione parziale e distorta, messa in piedi per dimostrare che gli italiani in quella zona sono sempre stati solo vittime di ingiustizie sin dalla notte dei tempi; davvero una operazione che qualsiasi storico obiettivo dovrebbe rigettare”. “Come ricorda giustamente Eric Gobetti, nulla, ad esempio, è previsto sulle identità miste della regione, sul fascismo di frontiera, sull’invasione italiana della Jugoslavia, sui crimini fascisti o nazisti’”. “Nello stigmatizzare duramente una iniziativa come questa – ha concluso Deambrogio –, messa in piedi con il danaro di tutte e tutti noi, auspico che venga disertata dalle scuole e che insegnanti e studenti possano organizzare in alternativa dei momenti di approfondimento serio su che cosa è stata la storia in quella parte d’Europa in tutte le epoche affrontate dal tragico e velenoso concorso di Valditara”.