Pubblichiamo di seguito il link per aderire all’Appello promosso dall’Associazione Marx21
Il ‘partito della guerra’ corre a tutto spiano verso l’escalation bellica contro la Russia e verso un riarmo miliardario (fino al 5% del PIL, che per l’Italia significa circa 80 miliardi di euro in più all’anno!). Per giustificare la necessità della guerra e del riarmo, i guerrafondai di UE e Regno Unito, con le loro appendici italiche, hanno bisogno di inventarsi IL NEMICO, di demonizzare la Russia. La narrazione russofobica è funzionale alla guerra e al riarmo. Perciò si mette a tacitare qualsiasi voce o iniziativa che sollevi qualche dubbio su di essa. Così si stracciano i principi della Costituzione nata dalla Resistenza.
L’ultimo pesante intervento di censura – dopo molti altri – è la negazione a Torino dello spazio (il Teatro Grande Valdocco) in cui era programmato da tempo per il 9 dicembre il Convegno “Democrazia in tempo di guerra. Disciplinare la cultura e la scienza, censurare l’informazione”, nel corso del quale avrebbero dialogato gli storici Angelo D’Orsi e Alessandro Barbero, con l’adesione di importanti nomi della cultura, della scienza, del giornalismo, della comunicazione (Elena Basile, Alberto Bradanini, Luciano Canfora, Alessandro Di Battista, Donatella Di Cesare, Margherita Furlan, Enzo Iacchetti, Marc Innaro, Roberto Lamacchia, Tomaso Montanari, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Marco Revelli, Carlo Rovelli, Vauro Senesi, Marco Travaglio).
Noi cittadine/cittadini della Repubblica nata dalla Resistenza antinazifascista
– Condanniamo l’ennesimo episodio di censura russofobica, funzionale all’intensificazione della guerra e del riarmo;
– Esprimiamo piena solidarietà e sostegno ai promotori e relatori dell’iniziativa del 9 dicembre a Torino, quanto mai utile e opportuna in questi tempi bui di oscurantismo e conformismo mediatico;
– Invitiamo le forze politiche, sindacali, le associazioni, le chiese, i cittadini tutti che hanno a cuore i principi della nostra Carta costituzionale, a mobilitarsi concretamente e attivamente contro la censura e la repressione del dissenso alla guerra, contro la svolta autoritaria in corso, funzionale alla militarizzazione del Paese (dalle scuole e università all’intera società) e alla escalation bellica.
Associazione politico-culturale Marx21
Comitato “Articolo11 – L’Italia ripudia la guerra”
Leggi anche: Contro il clima di guerra e la censura pratichiamo l’escalation democratica –