Contro i provvedimenti antipopolari unità con chi lotta, non con chi civetta col governo

Giuseppe Saragnese Infermiere Asst-pg23 Bergamo

“Ci vogliono morti”…..
Così alcuni esponenti sindacali hanno commentato i provvedimenti nella legge di bilancio del governo fascista della Meloni in tema di aumento dell’età pensionabile e penalizzazione di chi ha riscattato la laurea.
È un colpo durissimo al personale sanitario, agli insegnanti e a tutti i lavoratori.
Diciamoci la verità l’ultimo sciopero del 12 dicembre indetto dalla Cgil è andato male, scarsa adesione dei lavoratori (nel pubblico impiego si parla di percentuali di adesione intorno al 5%).
Sicuramente la divisione tra i Sindacati incide ma anche il non fare scioperi unitari far convergere le forze sindacali (Cgil e sindacati di base) su una piattaforma condivisa ha prodotto questi risultati.
Così risultiamo inefficaci e il governo continua con le sue iniziative scellerate che colpiscono i lavoratori. Non abbiamo preparato bene lo Sciopero anzi a volte in alcune realtà non sono stati fatti volantinaggi, presidi e assemblee dei lavoratori. Siamo distanti dai giovani lavoratori, dai precari e dagli studenti e molte volte anche dai nostri iscritti. Non abbiamo fatto niente o pochissimo per anni contro l’aumento dell’età pensionabile ,abbiamo rinnovato contratti al ribasso e c’è ancora qualcuno che rimpiange l’unità sindacale confederale con la Cisl e Uil.
Anzi in un recentissimo direttivo della Fp Cgil di Bergamo un rappresentante della segreteria regionale ha detto che la Cgil deve ristabilire i rapporti con Cisl e Uil se vuole avere un futuro.
Capite che cosi non possiamo andare avanti.
L’unica unità va fatta tra lavoratori ritornando ad essere un sindacato conflittuale .