Siamo all’ennesima azione squadrista nei confronti del Professor Angelo d’Orsi. Lunedi 22 dicembre in occasione di una Conferenza contro la guerra organizzata alla Facoltà di Lettere di Napoli dall’Anpi di Napoli a cui ha partecipato anche Alessandro Di Battista un manipolo di provocatori legati ad ambienti politici guerrafondai, sionisti e razzisti dopo aver interrotto il discorso di d’Orsi strappandogli il microfono ha cercato di innescare la rissa e l’incidente eclatante. A distanza di pochi minuti questo manipolo ha inviato un comunicato mistificante ripreso dall’ANSA nel quale hanno ribaltato i ruoli, spacciandosi per vittime. Scrive il Professor Angelo d’Orsi in un comunicato dove ricostruisce per filo e per segno l’aggressione subita: “i firmatari sono i soliti, ben noti provocatori della politica nazionale: Azione, Europa, Radicali, e altra cianfrusaglia. Mentre uscivo inseguito e accusato di “rifiutare il confronto”, la mia risposta è stata semplicemente: “Non parlo con i fascisti”. Già, perché a Napoli abbiamo subito un agguato organizzato, che nulla ha a che fare con il “dialogo”, con il rispetto di un luogo “sacro” come l’Università, e con quello che si deve, o si dovrebbe, a chi ha passato la vita a studiare, insegnare, pubblicare, e che si cerca di intimidire con azioni squadriste. Conclusione: il clima politico-mediatico in Italia sta diventando irrespirabile”. Come si sa non è la prima volta che Angelo d’Orsi è fatto bersaglio del fanatismo di settori politici variegati accumunati dal sostegno alla guerra a oltranza in Ucraina o anche al genocidio in Palestina. A d’Orsi la piena solidarietà della redazione di Alternativ@.