Bergamo. Presidio degli inquilini delle case popolari contro le intimidazioni di Aler e la politica degli  annunci dell’assessorato regionale                              

Giovedì 11 dicembre Unione Inquilini ha indetto un presidio degli inquilini delle case popolari, davanti agli uffici dell’ALER di Bergamo.


Prosegue la vertenza degli inquilini contro l’aumento ingiustificato delle spese di riscaldamento e il conguaglio-stangata di questa estate; dopo due mesi di mobilitazione e diverse richieste di incontro, nessuna seria apertura di un tavolo di confronto con i sindacati e solo annunci, da parte dell’Assessore regionale alla Casa, Paolo Franco, che non sono stati seguiti dai fatti, cioè dal rispetto degli impegni assunti a gennaio del 2023 dal Presidente della  Regione Attilio Fontana di non aumentare il costo del riscaldamento a carico degli inquilini!
Basta con aumenti e conguagli senza trasparenza! Gli inquilini chiedono risposte chiare e lo stanziamento di fondi aggiuntivi e proporzionati in maniera equa come è già stato fatto per l’Aler di Milano, ben 9 milioni di ulteriore finanziamento per il contributo regionale di solidarietà 2025 a fronte di appena 250 mila euro per tutta Bergamo e provincia!


Aler-Bergamo e il Presidente della Regione Lombardia, dopo aver promesso nel 2023, in piena campagna elettorale per le regionali, zero aumenti, si è rimangiata tutto a due anni di distanza e adesso, dopo le proteste e le lettere di autoriduzione inviate da alcuni inquilini, minaccia a caso di emettere decreti ingiuntivi e di mettere persino gli assegnatari in decadenza!


Invece di spaventare gli assegnatari, Aler in qualità di Ente pubblico gestore di una parte consistente del patrimonio abitativo a Bergamo, dovrebbe mettere al primo posto i principi di sostenibilità e salvaguardia della coesione sociale come previsto dalla Legge Regionale 16/2016, mettendo gli utenti nella condizione non solo di poter pagare canoni e spese ma di poter esercitare il diritto al controllo degli atti della pubblica amministrazione ( come peraltro previsto dalla legge 241 del 1990 che prescrive la trasparenza e l’imparzialità degli atti della pubblica amministrazione)
Unione Inquilini chiede che: 1) Aler produca la documentazione richiesta dagli inquilini a giustificazione dei conguagli per le spese di riscaldamento a consuntivo 2022; ci sono famiglie a cui sono stati chiesti oltre 1500 euro di conguaglio senza fornire alcun dettaglio o spiegazione! Aler deve far visionare agli inquilini le fatture per presunti maggiori costi sostenuti e criteri di ripartizione adottati per suddividere gli importi a conguaglio tra gli inquilini, come prescrivono la Legge Regionale e il Codice Civile: 2) Aler apra un confronto costruttivo con i sindacati inquilini come da settimane stiamo chiedendo con lettere-raccomandate e dichiarazioni a mezzo stampa. Aler se si oppone a qualsiasi procedura di confronto sindacale è inadempiente rispetto alla Legge Regionale 16/2016 art 20 comma 1, in materia di diritti dell’utente che stabiliscono che le Aler sono tenute a garantire i diritti degli utenti e promuovere gli strumenti operativi atti a rappresentare i loro interessi.