“In queste settimane – dice Alberto Deambrogio, segretario di Rifondazione Comunista del Piemonte e VdA – i cittadini e le cittadine piemontesi si trovano di fronte a una doppia negazione del loro diritto alla salute.
La prima viene da ciò che è scritto nel nuovo Piano socio sanitario regionale, che forse vedrà la luce il prossimo anno. Qui si trovano elementi di centralizzazione delle decisioni, assenza di impegni sul rilancio delle strutture e mortificazione dei soggetti più deboli.
La seconda è l’ impegno risibile del Governo nella nuova finanziaria in preparazione. Non ci sono idee per rifirmare positivamente la sanità pubblica e di fronte a una privato sempre più protagonista i soldi messi a disposizione, nemanco freschi, non attesteranno di sicuro il declino molto evidente”.
“La nostra battaglia – ha concluso Deambrogio – continua su tutto il territorio per contrastare queste scelte e per riaffermare, insieme a tutte le associazioni e i movimenti impegnati, il diritto certo ed esigibile alla salute. Lo facciamo perché siamo ben consci che si sta per scatenare un nuovo attacco al welfare, con una sua privatizzazione, che sicuramente arriverà con le scelte criminali di chi, a destra come nel centro sinistra, avalla il riarmo in sede nazionale ed europea”.